REVIEW PARTY " Alba Oscura" Jay Kristoff


Buongiorno Readers!
Ho radunato un po' di pensieri prima di scrivere la mia recensione per il terzo e ultimo capitolo della saga di "Nevernight", ovvero Alba Oscura.
Diciamo la verità, la trilogia di Jay Kristoff è indubbiamente la saga fantasy che ha fatto più clamore in questo 2019 letterario!

Se siete tra i pochi che ancora non lo hanno letto, vi lascio la trama, e poi la mia recensione, piena di spoiler quindi occhio! Lettore avvisato mezzo salvato! 



Trama:

Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.

Recensione :

Mi sento di iniziare parlandovi dell'unica cosa che non mi è piaciuta del romanzo, ovvero la relazione tra Mia e Ashlinn. Non mi è piaciuto come Kristoff l'ha descritta, o meglio, non la ha descritta...mi spiego: in Nevernight Mia conosce Tric e tra i due nasce una simpatia che sfocerà in attrazione e sentimento.
Poi detto papale papale , Ashlinn ammazza Tric, e questo ci spiazza completamente (grazie per avermi sconvolto Mr.K!). Pochissimo tempo dopo aver appreso che Ashlinn è l'assassina di quello che era l'uomo che amava Mia ci finisce letteralmente a letto. Così. 
Mi è sembrato un po' tutto molto forzato, mi sarebbe piaciuto invece veder crescere il sentimento tra di loro, non che da una pagina all'altra passano dall'essere  acerrime nemiche a scopamiche (perdonate il linguaggio crudo ma visto che stiamo parlando di Kristoff ci sta tutto). Questa "svolta" nei sentimenti di Mia da cosa nasce? Ecco mi sarebbe piaciuto molto di più leggere qualcosa che spiegasse i suoi sentimenti e i cambiamenti in questo senso. Invece mi ha fato molto sorridere che durante l'intervista organizzata a Milano grazie alla Casa Editrice , Kristoff abbia detto che scrivere le scene di sesso per lui è stato molto imbarazzante, per questo si è affidato per i consigli su come descrivere le scene alla moglie che legge Harmony.

Veniamo ora alle note positive, Alba Oscura è decisamente un finale  perfetto per questa saga, gli ingredienti ci sono tutti: i personaggi sono carismatici, ognuno è descritto in maniera sublime e completo, leggendo di loro sembra quasi come essere all'interno del libro: Sidonius, Cantalame, Mercurio, il bibliotecario Aelius, tutti, dal primo all'ultimo sono ben caratterizzati e rimangono impressi nel cuore e nella mente di chi legge.
Ho amato il fatto che per Kristoff  non esiste il Bene o  il Male, ma siamo noi e le scelte che facciamo che ci definiscono.
Mia è stata un Climax crescente, il suo personaggio è incredibile, e l'ho amata, nella sua forza, nei suoi poteri, ma soprattutto l'ho amata nelle sue debolezze; quando viene abbandonata da Messer Cortese e trova dentro di lei il coraggio per affrontare il suo destino:

"Mai tirarsi indietro"  le aveva detto sua madre.
"Mai avere paura" 
Ma lì, da sola nella tenebra di Cleo, Mia si rese finalmente conto dell'impossibilità di quelle parole. Affrontando la sua paura per la prima volta da quando riusciva a ricordare, Mia comprese infine ciò che era. La paura era un veleno. Una prigione. La damigella d'onore del rimpianto, il macellaio dell'ambizione, la tetra eternità fra avanti e indietro.
La paura era Non posso
La paura era Non voglio.
Ma non era mai una scelta.
Non avere mai paura era  non sperare mai. Non vivere. Non amare. Non temere il buio era non sorridere mai quando l'alba baciava il tuo volto. Non temere la solitudine era non conoscere mai la gioia di una bellezza tra le tue braccia.
Parte del possedere è la paura della perdita.
Parte del creare è la paura che si rompa.
Parte del cominciare è la paura della fine.
La paura non è mai una scelta.
Mai una scelta.
Ma lasciarti dominare da essa lo è"

Brividi.
Le parole di Kristoff, la sua scrittura, sono poesia per l'animo.
Leggere questa saga è stato emozionante e distruttivo per il mio fisico (perchè non ho dormito per giorni pur di leggere fino all'alba per sapere come andava a finire). 
Non ho mai letto nulla di simile e credo che ne valga davvero la pena fidarsi e lasciarsi guidare dalla voce nel Narratore in questa incredibile lettura.

Giusto per togliermi un sassolino, ho chiesto a Mr.K se si fosse mai pentito di aver ucciso qualcuno nei libri , e la sua risposta è stata: "No, not really. All the deaths that happen in the Trilogy happen for a reason. I try not to be arbitrary, they have to serve the story.
For example Cassius, a lot of readers asked me about him and wanted to know more about him and seeing the relationship between him and Mia grow up, but he is an obstacle for me. Like he was the one guy who had the anwers that she wanted, maybe I should have killed him in the first book.
My job as an author is it makes Mia's life as difficult as it could be."

Mr. K è un vero sadico, ma alla fine lo adoriamo per questo!


Qui sotto trovate le tappe del Review Party delle altre splendide Bookblogger che hanno condiviso con me questo viaggio: grazie ad Alessia per l'organizzazione, Bea, Hope e Stefania! 
Un sentito Grazie  va assolutamente alla Oscarvault per aver portato in Italia questa trilogia pazzesca e per aver curato ogni dettaglio, dalla copertina, agli spray edges, in maniera perfetta! Grazie a loro e ad Anna che hanno organizzato un evento spettacolare a Milano e per aver permesso una emozionante  incontro- intervista con Kristoff. 





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