Blog Tour "In viaggio per l'America"

 

Buongiorno lettori e lettrici, 

prosegue il nostro blog Tour "Sviscerando Audrey Rose", la Tappa di oggi è "In viaggio per l'America", siccome ci sarebbe davvero tantissimo da dire, mi focalizzerò più sul periodo del 1800 letterario,  anni in cui sono ambientati anche i romanzi della scrittrice.

Gli anni prima del 1810 vengono definiti storicamente "Periodo Coloniale rivoluzionario" in cui l'America fu sconvolta da una serie di conflitti territoriali e non solo , che terminò nel 1781 per concludersi definitivamente nel 1783, quando l'Inghilterra riconobbe alle sue ex colonie l'indipendenza.

Prima di allora i coloni potevano leggere solo ed esclusivamente opere di romanzieri inglesi, dal 1790 in poi invece, si afferma il genere del romanzo. Sono ben tre i generi che in quegli anni vanno di moda: il romanzo sentimentale, il romanzo satirico e il romanzo gotico.

Il centro letterario più importante degli Stati Uniti nei primi anni dell'Ottocento fu senza ombra di dubbio New York, dove vennero pubblicati libri come "L'ultimo dei Mohicani" di James F. Cooper o i romanzi di Edgar Allan Poe, la cui produzione letteraria non può essere inquadrata in alcun genere letterario , spaziando dal romanticismo al saggio, alla composizione poetica. La fama di narratore di Poe arriva anche oltreoceano e i suoi scritti lo rendono il precursore del romanzo poliziesco moderno.



Dopo il periodo romantico nella letteratura compare il cosiddetto Trascendentalismo, caratterizzato  da una posizione filosofica e religione nella quale si fa ricorso all'intuizione interiore, Ralph Waldo Emerson divenne l'esponente principale, influenzando scrittori quali Henry David Thoreau autore del celebre scritto autobiografico "Walden ovvero vita nei boschi" ispiratore del movimento di protesta e resistenza non violenta e strenuo oppositore dello schiavismo.

Di questo movimento fece parte anche Harriet Beecher Stowe che scrisse il celebre romanzo "La capanna dello zio Tom", romanzo dalla tiratura prodigiosa per l'epoca e che ebbe il merito di influenzare l'opinione pubblica e illuminarla sul problema dello schiavismo.

Nathaniel Hawthorne, autore del celebre romanzo "La lettera scarlatta" ebbe una visione più pessimistica della realtà , nei suoi scritti sono palesi il problema della morale con una forte presenza di simbolismo e allegoria.



Uno degli autori più celebri fu senza dubbio anche Herman Melville, autore di "Moby Dick" , considerato uno dei capolavori e capisaldi della letteratura americana. Melville difatti raccontava opere dallo spirito puramente americano con una enorme sensibilità trovando nell'oceano una fonte di ispirazione, espressione di un mondo nuovo che prendeva le distanze dall'Inghilterra e dal'Europa. 



Una delle penne femminili di quegli anni  è Emily Dickinson, ad oggi ancora la poetessa statunitense più celebre, che scrisse poesie sullo sfondo della New England del 1800, suo paese natale. Resa celebre dalle sue poesie e dai suoi scritti solo dopo la sua morte, scoperti nella sua stanza dalla sorella.



Emily infatti soffriva di disturbi nervosi di tipo agorafobico, motivo per cui viaggiò pochissimo e decise di estraniarsi dal mondo rinchiudendosi in camera, convinta che con la fantasia si riuscisse lo stesso a viaggiare.

"Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane"

E. Dickinson


Il Blog Tour proseguirà domani con la tappa "Il celebre Houdini", vi aspetto sul Blog! 

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