Recensione "Regno delle ceneri" Victoria Aveyard

 


Buongiorno care lettrici e lettori, oggi sul blog parliamo di una nuova uscita attesissima di Mondadori, ovvero "Il regno delle ceneri" di Victoria Aveyard. 

Come sempre ci tengo moltissimo a ringraziare la CE per la copia in digitale del romanzo e Slytherinelle per aver organizzato il RP

Forse avrete già sentito parlare della Aveyard, celebre autrice della saga  della Regina Rossa che all'estero ha ottenuto un buon successo (un po' meno qui da noi in Italia).

Ebbene, anni dopo la saga che l'ha resa celebre in tutto il mondo l'autrice torna dai suoi lettori con un nuovo romanzo, primo di una saga epic Fantasy.

Ma di cosa parla "Il regno delle ceneri"? Scopriamolo insieme

Trama

Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.

Recensione

Allora, andiamo per gradi. Parto subito con l'unica nota negativa della mia lettura, la traduzione. Ora, io ammetto di non aver letto l'edizione inglese ma ho diverse amiche che l'hanno fatto e mi hanno riferito che la differenza c'è e si sente eccome. Leggendo il romanzo ci sono stati dei punti a mio parere davvero confusi ( per non spoilerarvi troppo vi dico che riguardano le scene di guerra e di battaglia). Alcuni pezzi di narrazione erano così caotici e confusi che non ho capito davvero nulla di quello che stavo leggendo e ho dovuto rileggere diverse volte quello che c'era scritto per afferrarne il senso. Non ho idea di cosa possa aver scaturito questa confusione nella traduzione, purtroppo certi pezzi non erano affatto scorrevoli ( e ne ho avuto conferma anche da altre mie colleghe del Review Party durante la lettura).

Nonostante ciò la trama mi ha convinto, soprattutto per l'ambientazione, di ispirazione fantasy classica (la stessa scrittrice ha ammesso di essersi ispirata al Signore degli anelli per intenderci) e per i personaggi, che ho trovato originali, scritti bene e per nulla noiosi o piatti.

Il mondo de Il regno delle ceneri fa un po' eco agli universi del Trono di Spade o del Trono di ghiaccio, con un worldbuilding ricco di sub culture che traggono ispirazione e ricche di riferimenti al Mediterraneo. La Aveyard introduce anche gli Spindle, ovvero delle specie di portali che permettono il collegamento tra mondi differenti.


La protagonista del libro, Corayne è una giovane in cerca di approvazione materna (Rapunzel ribes qui), sua madre infatti è Meliz an-Amarat, la più temuta piratessa dell'Impero e Corayne vorrebbe renderla fiera. A fare da corollario a Corayne abbiamo davvero tanti personaggi, forse troppi, che sembrano quasi buttati lì per fare numero e che secondo me un po' contribuiscono a confondere il lettore, i cui nomi impronunciabili certo non aiutano ad essere ricordati (Domacridhan, Valtyk, Taristan, solo per citarne alcuni).


Una cosa che mi è piaciuta in particolare è stato il prologo, ormai nei romanzi se ne vedono pochi, che aiuta a capire meglio chi è la nostra protagonista ed empatizzare con lei. Cora è una semplice ragazza con un fortissimo desiderio di libertà e indipendenza ma che si sente in trappola (io mi ci sono rivista moltissimo e sono certa anche voi) fino a che non riuscirà a cogliere una opportunità di libertà. 

«Non appartengo a nessun luogo» disse Corayne, con voce rotta. Con sua grande sorpresa, Sorasa sorrise. «Il mondo è pieno di persone che si sentono così. E nessun luogo è comunque da qualche parte.»

La descrizione del worldbuilding e dei personaggi possono essere un po' pesanti all'inizio, ma ricordiamoci che comunque si tratta di un primo volume e servono a darci più informazioni possibili per ricreare il mondo di Allward nella nostra immaginazione.

"Il regno delle ceneri" è senza dubbio un romanzo impegnativo, un mattone di circa 400 pagine, che si divora comunque in un paio di giorni  e per il quale avevo alte aspettative che sono state per la maggior parte ripagate. 

Si percepisce la volontà dell'autrice di scrollarsi di dosso la sua prima, fortunatissima, saga, per creare qualcosa di unico e più "adulto". 

Un progetto ambizioso? Forse. Ci è riuscita? Ai posteri la sentenza. Secondo me questo primo libro ha tutte le carte in regola per far entrare questa nuova saga della Aveyard nel cuore dei lettori!






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