"Daniel Spoon- La via di mezzo" Recensione & Intervista all'autore
Buongiorno Readers e bentornati sul Blog!
Quello di oggi sarà un articolo speciale, infatti oltre a parlare del libro, troverete anche l'intervista che ho fatto all'autore! Bando alle ciance, iniziamo subito!
Ci tengo a ringraziare in primis la C. E. Rossini Editore (la trovate su Instagram qui ) per l'invio della copia cartacea e ovviamente anche l'autore Gabriele Delfino ( potete trovare anche lui su Instagram qui ).
Ora veniamo a noi, vi lascio come sempre la trama del romanzo, la mia recensione ed infine, come promesso, l'intervista con l'autore!
Trama
- Titolo: "Daniel Spoon - La via di mezzo"
- Autore: Gabriele Delfino
- Editore : Rossini
- Copertina flessibile : 265 pagine
- Genere: Fantasy
- Prezzo: 14,99
Qualche domanda a Gabriele Delfino. Conosciamo l'autore di "Daniel Spoon - La via di mezzo".
G.D. Innanzitutto ci tengo a ringraziarti per la tua disponibilità e per l'opportunità di parlare di questo romanzo!
- Raccontaci da dove è nata l'idea per il tuo romanzo "La Via di Mezzo"? Cosa in particolare ti ha ispirato a scrivere questa storia?
G.D. L'idea del romanzo è nata dal desiderio di scrivere una storia che sovvertisse gli stereotipi di genere, dove fosse il protagonista maschile ad aver bisogno di essere salvato (prima di tutto da sé stesso) e dove le figure femminili fossero forti e indipendenti. Questo è un aspetto a cui tengo molto: ci tenevo a sottolineare le fragilità maschili e a mostrare come l’indipendenza femminile non sia sinonimo di solitudine. L'amore per loro è una scelta e una volta presa, non si fermano davanti a nulla.
- Ogni capitolo si apre e chiude con una canzone, quanto è importante per te la musica e perché ha una parte così fondamentale e rilevante all'interno del libro?
G.D. Ho sempre invidiato il linguaggio delle serie televisive, la possibilità che hanno di enfatizzare le situazioni con un commento musicale. Nel mio piccolo ho cercato di fare la stessa cosa: consentire al lettore di rivivere le emozioni di un capitolo attraverso la musica, in questo senso è come se ogni capitolo fosse una puntata di una serie e le canzoni fossero la colonna sonora di immaginari titoli di coda. Spero di essere riuscito nell’intento!
- Daniel, il protagonista, è un giovane adolescente timido e impacciato che vede nell'Università un nuovo inizio, un modo per lasciarsi alle spalle il vecchio Daniel e iniziare una nuova vita. Nonostante questo, la sua grande ironia e il suo riflettere e analizzare mentalmente ogni cosa, lo rendono immediatamente simpatico al lettore. Ti rivedi nel protagonista? Quanto di "Gabriele" c'è in "Daniel"?
G.D. In realtà io, come autore, sono sia in Daniel sia in Alice. Il loro sarcasmo, la loro ironia, fanno parte di me. La figura di Daniel è stata volutamente enfatizzata nei suoi caratteri emotivi perché volevo che il lettore potesse avere sentimenti contrastanti nei suoi confronti: dall’immedesimazione che porta al desiderio di abbracciarlo e rassicurarlo, all'irritazione per i suoi eccessi che porta all’istinto di prenderlo a sberle. In fondo l'accettazione di se stessi è anche riuscire a fare pace con le proprie debolezze e penso che vederle riflesse in qualcun altro, consenta di guardarle da un'altra prospettiva.
- "La via di mezzo" possiamo definirlo un romanzo Fantasy, ma al suo interno affronta molte tematiche: l'innamoramento e l'amore, la crescita personale del giovane protagonista, la distinzione tra bene e male e il rapporto angeli / demoni. Il tutto condito da una narrazione in prima persona che ci permette di vivere intensamente le vicende di Daniel, con quel pizzico di ironia che permette al lettore di non annoiarsi mai. Come sei riuscito a conciliare temi così importanti e soprattutto delicati, rendendoli piacevoli per il lettore?
G.D. Quello che ho cercato di fare è parlare dei temi che mi stanno a cuore, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra bene e male. La vita si volge tutta nelle zone di mezzo, tra le sfumature e laddove tendiamo a categorie assolute, nascono i problemi. L'ironia è una delle poche armi che abbiamo per tirarci fuori dalle situazioni più pericolose e una chiave di lettura del mondo che ci circonda: ci consente di non esserne sopraffatti. Daniel e Alice si avvicinano perché non sono poi così diversi alla fine, entrambi cercano di affrontare l'esistenza con quella distanza che solo l’ironica può creare. Credo che loro siano così, perché anche io sono così e non so se potrei mai creare un personaggio positivo che si prende troppo sul serio.
- Quale consiglio ti senti di dare ai giovani autori che sognano di diventare anche loro scrittori?
G.D. Non so se io sia la persona più adatta a dare consigli ma se proprio devo darne uno è quello di essere curiosi, costanti e metodici.
Curiosi significa nutrirsi di quante più forme di narrazione possibile: i libri ovviamente ma anche le serie tv, i manga, la musica. Tutto può essere fonte di ispirazione e insegnare qualcosa.
Costanti perché scrivere richiede uno sforzo quotidiano e va fatto anche quando non ne si ha voglia. Lo sanno bene tutti coloro che suonano uno strumento a livello professionale o chi pratica uno sport a livello agonistico: la pratica e l'allenamento sono tutto.
Metodici perché per scrivere serve un metodo: io prima scelgo l’argomento che desidero affrontare, poi il genere e poi stendo lo schema dei personaggi e la trama. È la maniera migliore per fronteggiare la sindrome del foglio bianco e il blocco dello scrittore.
- Ci aspetta qualche altro tuo romanzo a breve? Una frase nel finale, in particolare, mi lascia ben sperare... Ora siamo curiosi di sapere se rivedremo Daniel, Elisabeth e Alice!
G.D. In realtà il seguito è già pronto da anni! Dipende tutto da come andrà questo primo libro. Quello che posso dire è che il seguito avrà molti più colpi di scena, molta più azione e tanti nuovi personaggi. Conosceremo meglio Alice, l’evoluzione di Daniel e quali siano i veri piani di Michael. Spero che possiate leggerlo a breve!
Ti ringraziamo Gabriele per la tua disponibilità!
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